Aumento delle tariffe di AEM: basta stare a guardare! – Interpellanza

Onorevoli municipali,

il prolungarsi del conflitto in Ucraina e le conseguenti perturbazioni sul mercato energetico mondiale possono sembrare avvenimenti lontani, ma le conseguenze sulla vita quotidiana della cittadinanza stanno divenendo sempre più concrete e visibili. L’azienda elettrica di Massagno (AEM), che serve fra gli altri anche il Comune di Capriasca, ha ad esempio recentemente annunciato l’aumento delle proprie tariffe in vista del 2023. Stando alle previsioni dell’azienda, il costo medio dell’elettricità per le economie domestiche subirà un aumento complessivo del 24.3%, pari a circa 250 franchi all’anno per cliente domestico di riferimento (con un consumo annuo di 4500 kWh)1. Si tratta di un aumento considerevole della spesa per l’energia, che va a sommarsi al rincaro di numerosi altri beni di consumo corrente. Una riflessione in merito sembra dunque doverosa.

La composizione della bolletta elettrica, la sua determinazione nonché la distribuzione dei suoi ricavi paiono essere alquanto misteriose – quantomeno per chi scrive. L’attualità del tema ha però permesso di gettare un po’ di luce sul processo di formazione del prezzo dell’energia. Senza volersi soffermare sull’intero meccanismo, va segnalato come l’aumento prospettato sia dovuto essenzialmente a due fattori: l’aumento della tariffa dell’energia (che passerà da 8.10 cts/kWh a 12.80 cts/kWh) e l’aumento della tassa per le prestazioni di sistema imposta da Swissgrid (che passerà da 0.16 cts/kWh a 0.46 cts/kWh), per un totale di 5 cts/kWh supplementari rispetto ad oggi. A questi elementi vanno aggiunti svariati contributi prescritti dalla legge (1 cts/kWh per il Fondo per le energie rinnovabili, 1 cts/kWh per l’utilizzo del demanio pubblico, ecc.) e la meno nota tariffa per l’utilizzo della rete. L’insieme di questi contributi aggiuntivi ammonta oggi a circa 100 franchi all’anno per abitante.

Al fine di meglio comprendere quali siano la destinazione e l’utilizzo di questi introiti, giova qui ricordare brevemente la storia recente del nostro fornitore di energia, ossia di AEM. L’allora Azienda Elettrica Comunale di Massagno (AECM), azienda municipalizzata integrata all’amministrazione comunale, è stata trasformata in società anonima (SA) nel 2000. Il Comune di Massagno ne è ad oggi l’esclusivo proprietario (in quanto detentore del capitale azionario di 3.6 milioni di franchi), ma ne ha di fatto perso la gestione diretta, attribuita ad un Consiglio d’amministrazione appositamente nominato.

Nel 2019, AEM ha concluso con l’Azienda Elettrica Ticinese (AET) un accordo di collaborazione di lungo periodo, in base al quale AEM ha appaltato ad AET la vendita di energia nel proprio comprensorio, in cui AET determina la tipologia del prodotto fornito, mentre AEM mantiene la gestione della rete e delle operazioni amministrative2. È dunque AET ad essere responsabile della produzione e/o dell’acquisto dell’energia distribuita da AEM. Ciò significa che l’elettricità acquistata dai consumatori della Capriasca proviene in larga parte dalla produzione idroelettrica: nel 2021, il 74% dell’energia erogata da AET proveniva infatti da questa fonte. È dunque difficile comprendere per quale ragione la tariffa dell’energia dovrebbe aumentare di 4.50 cts/kWh a partire dall’anno prossimo, poiché il settore idroelettrico non sembra aver conosciuto un aumento dei propri costi di produzione. La risposta si trova con ogni probabilità nella liberalizzazione del mercato energetico, che impone anche ai produttori locali (e di conseguenza anche ai consumatori finali) i prezzi stabiliti a livello internazionale, indipendentemente dal vettore impiegato per la produzione di energia.

Tornando ad AEM, colpisce rilevare come il nostro fornitore sia riuscito a guadagnare importanti cifre nel corso degli anni. A titolo d’esempio, ricordiamo che nel 2019 (ultimo dato disponibile), AEM ha realizzato un utile di 150’000 franchi, distribuito sottoforma di dividendi al suo unico azionista, ossia al Comune di Massagno3. Stando a quanto ci è dato sapere, proprio poiché la fissazione del prezzo dell’energia sfugge al controllo dei produttori locali, tale utile aziendale viene conseguito in buona parte dalla tassazione per l’utilizzo della rete (che pesa comunque in modo consistente sulla bolletta).

In ragione della situazione fin qui descritta, pongo dunque al lodevole Municipio le seguenti domande:

1. Come giudica il Municipio l’aumento tariffale comunicato da AEM? Vi sono stati dei contatti in merito? Se sì, con quali risultati? Se no, per quale ragione?

2. Quali provvedimenti intende adottare il Municipio a fronte di questo aumento tariffale? È possibile ipotizzare la costituzione di un “bonus energia” che restituisca alla cittadinanza quanto prelevato ad esempio tramite la tassa per l’utilizzo del demanio pubblico o tramite altri contributi?

3. Una delle misure essenziali sul medio-lungo termine è la promozione delle energie rinnovabili, vantaggiose sia per la loro sostenibilità che per la sicurezza dell’approvvigionamento. L’ordinanza municipale in materia predispone varie misure di sostegno, ma non può intervenire sul prezzo di acquisto dell’energia (ad es. fotovoltaica) prodotta dai privati. In risposta ad una mia interpellanza dello scorso settembre, il Municipio riconosceva che “la remunerazione di AEM è una delle meno vantaggiose con i suoi 6 cts/kWh, ma il Comune non ha voce in capitolo in tale ambito”. Come valuta il Municipio la mozione “Per tariffe eque di immissione in rete di energia rinnovabile” promossa dall’Associazione dei produttori di energia indipendente (VESE)4? È disponibile il Municipio a farsi protomore di un intervento presso AEM che ne persegua gli scopi?

4. Non crede il Municipio che sia opportuno per il Comune di Capriasca divenire un azionista di AEM, potendo così beneficiare degli utili prodotti anche dai propri cittadini (qualora ve ne siano) ed influenzare direttamente la politica dei prezzi dell’azienda? Quale strumento potrebbe essere utilizzato a questo scopo (acquisto di una quota del capitale già esistente, richiesta di emissione di nuove azioni destinate al Comune di Capriasca, …)?

5. È possibile e auspicabile per il Comune di Capriasca la nomina di un proprio rappresentante all’interno del CdA di AEM in base a quanto prescritto dall’art. 762 del Codice delle obbligazioni?

In attesa delle vostre risposte, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Zeno Casella, Partito Comunista (Gruppo PS&SI)

1 Cfr. AEM SA, “Tariffe per l’energia elettrica 2023”, 31.08.2022: https://aemsa.ch/it/news/tariffe-energia-2023

2 Cfr. “AET – AEM: un nuovo modello per la distribuzione dell’elettricità”, 16.09.2019: https://www.aet.ch/IT/AET-AEM-un-nuovo-modello-per-la-distribuzione-dell-elettricita-b60ffb00

3 Cfr. Consuntivo 2020 del Comune di Massagno, p. 27: https://www.massagno.ch/MM-2562-Consuntivo-2020-dfb8e200?i=1

4 Cfr. l’argomentario elaborato da VESE: https://www.vese.ch/wp-content/uploads/portattrezzi/04_Argomentario_per_Tariffe_di_immissione_in_rete_eque.pdf

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